lunedì 6 dicembre 2010

Generazione mille euro


Generazione mille euro è un film del 2009 diretto da Massimo Venier, e tratto dal romanzo omonimo di Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa, con protagonisti Alessandro Tiberi, Valentina Lodovini, Carolina Crescentini e Francesco Mandelli.

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 24 aprile 2009.

Matteo è un trentenne, neolaureato e geniale matematico, che lavora per una importante azienda di marketing, e divide il proprio appartamento con il suo migliore amico Francesco, appassionato dicinema e playstation. La vita dei due giovani sarà sconvolta e rivoluzionata dall'arrivo di Angelica, nuova direttrice dell'azienda di Matteo e della nuova coinquilina Beatrice. In brevissimo tempo una serie di eventi si abbatteranno su Matteo, che lasciato dalla fidanzata, sfrattato ed a rischio licenziamento sarà posto per la prima volta nella sua vita davanti alle responsabilità.


Thanks to Wikipedia

qualità 10/10

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Memento


« Ricordati di non dimenticare. »
(Tag-line del film)
Leonard Shelby, tentando di salvare la moglie da due malviventi, rimane gravemente ferito alla testa; tale trauma gli causa l'impossibilità di accumulare nuovi ricordi, che svaniscono dalla sua mente pochi minuti dopo averli acquisiti (si veda memoria a breve termine). Dal momento dell'incidente, che resta anche l'ultimo ricordo fissato nella sua memoria, l'unico scopo nella sua vita è trovare e punire l'uomo che ha violentato e ucciso sua moglie. Determinato e consapevole del suo problema, prende appunti e fotografa con la Polaroid tutto quello che gli può essere utile e che dimenticherà dopo pochi minuti. Il suo corpo è pieno di tatuaggi sui quali appunta gli avvenimenti e i dati più importanti nella ricerca del colpevole.

Il montaggio del film procede su due binari: le scene che si susseguono sono alternativamente l'ultima in ordine cronologico, poi la prima, poi la penultima, poi la seconda, e così via. La scena finale del film è quindi quella cronologicamente centrale, che rappresenta il punto di scioglimento dell'intreccio. La tecnica replica il punto di vista del protagonista, che, afflitto da mancanza di memoria a breve termine, dimentica tutto ciò che ha vissuto nell'immediata precedenza. Lo spettatore, vedendo eventi di cui ancora non ha visto ciò che li precedono, si trova nella stessa condizione di spaesamento. Ma al di là della trama, il film è incentrato sulla necessità umana di ancorare la vita a una successione temporale di eventi. Nel momento in cui ciò non è possibile, essa stessa diventa qualcosa di non gestibile. Il protagonista non sa neppure quanto tempo è passato dall'incidente e ogni volta che si risveglia scopre di nuovo tutto da capo, così come dopo pochi minuti non ricorda assolutamente ciò che stava facendo. Ciononostante, la necessità di avere uno scopo è così forte da spingerlo a continuare a vivere grazie "all'istinto, all'urto e al metodo".

Nella versione distribuita in DVD è inclusa una copia del film con le scene montate in ordine cronologico, ovvero in maniera linearmente sequenziale. A parere di molti critici si tratta comunque di un'operazione che nulla aggiunge e nulla toglie, rendendo la storia piatta, scarica di quella suspence e inquietudine che il montaggio originale intende trasmettere allo spettatore.


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qualità 10/10

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giovedì 2 dicembre 2010

Harry Potter e i doni della morte


Harry Potter e i Doni della Morte

Harry Potter è in fuga, Hogwarts è ormai caduta nelle mani di Voldemort e così anche il Ministero della Magia. La morte di Silente ha lasciato un vuoto che è stato colmato dalle forze oscure e Harry si sente abbandonato. Così non è però e se ne accorgerà alla lettura del testamento, sia ad Harry, che a Ron che ad Hermione è stato infatti lasciato in eredità un oggetto a suo modo cruciale per la resistenza. Non è però ancora il momento delle grandi battaglie quanto quello della fuga alla ricerca degli horcrux, oggetti o esseri viventi contenenti frammenti dell'anima di Voldemort. Solo a metà del suo percorso però Harry si renderà conto che anche il signore oscuro è alla ricerca di un oggetto ugualmente cruciale che tuttavia non sono gli horcrux.

Di episodio in episodio la saga cinematografica di Harry Potter accumula incassi, nonostante sia sempre più difficile da seguire. Aumentano i riferimenti, i personaggi, gli oggetti, i luoghi e la storia pregressa, rendendo più difficile tenere le fila di tutto per lo spettatore digiuno di romanzi che segue le avventure solo una volta l'anno. Tutto ciò non sembra interessare alla produzione, come del resto non sembra interessare la qualità generale del prodotto confezionato. Dopo l'avvicendamento di tanti registi importanti e abili (Columbus, Cuaron e Newell), la Warner conferma per la terza volta il meno adeguato David Yates (il quale chiuderà anche la saga con il prossimo e ultimo film girato assieme a questo).
Harry Potter e i doni della morte soffre però anche di un altro problema: essere il primo film della saga tratto da una parte di un romanzo. Fino ad ora ad ogni libro era corrisposto un film, con tutto il corollario di polemiche da parte della base dei fan che vorrebbero rivivere in sala ogni singola pagina della Rowling. Ora invece l'idea di tradurre l'ultimo libro in due film arriva a raddoppiare la monetizzazione con la giustificazione morale di accontentare i fan, il risultato tuttavia è un film lungo più di due ore che manca di quelle caratteristiche che erano la firma di ogni avventura potteriana al cinema: umorismo, mistero e azione. Questo settimo film è la parte più on the road di una saga tutta casa e Hogwarts ma anche quella con il ritmo più controllato, tutta silenzi espressivi e tempi dilatati.
L'idea sarebbe di comunicare l'incertezza, i dubbi e le paure del personaggio attraverso l'uso di una messa in scena apparentemente meno controllata (c'è moltissima più macchina a mano del solito) e lasciando che le molte location in esterni parlino dell'interiorità dei personaggi in fuga. Paesaggi e silenzi esteriori che riflettono vuoti interiori, spiazzando spettatori abituati ad una routine scenografica rodata (le case, le aule della scuola, la foresta intorno) con laghi immensi, foreste innevate, autostrade in rovina e boschi d'inverno ripresi come luoghi tetri di un'anima inquieta. Per riuscire in questa impresa cinematografica di paesaggi che definiscono personaggi però forse era necessaria la mano di un regista più abile a mescolare i toni e gestire tempi dilatati.
Voldemort e Harry perdono le loro bacchette senza perdere la loro magia, si emancipano dai propri strumenti in vista di un confronto che sarà personale prima che magico mentre l'Horcrux (ovvero un'epifania del signore oscuro) corrompe e incattivisce i tre amici che lo portano in fuga come fosse l'Unico Anello. Sono tutti stimoli però che il film non sembra voler recepire per lasciare spazio ai dilemmi interiori di un eroe che ormai affascina ben poco.
Eccezione che conferma il giudizio è la sequenza della favola dei doni della morte, realizzata con un'animazione CG altamente stilizzata, e dotata di un fascino oscuro e misterioso che ricorda quello dei primi episodi cinematografici di Harry Potter e che si sperava di ritrovare in questi conclusivi.

Thanks to Mymovies.it
qualità 6,5/10

Green Zone


Green Zone è un film del 2010 diretto da Paul Greengrass.

Il film, sceneggiato da Brian Helgeland, è basato sul libro Imperial Life in the Emerald City (2006) del giornalista Rajiv Chandrasekaran. È interpretato da Matt Damon, Amy Ryan, Greg Kinnear eBrendan Gleeson.

Il film è uscito il 12 marzo 2010 negli Stati Uniti è stato distribuito a partire dal 9 aprile in Italia.

Aprile 2003. A poche settimane dall'inizio della nuova guerra d'Iraq, il regime di Saddam Hussein è stato rovesciato, e le forze armate statunitensi occupano il territorio con un duplice scopo: trovare learmi di distruzione di massa che hanno costituito la minaccia che ha motivato l'intervento militare, e dare la caccia agli esponenti del gruppo di potere egemone appena rovesciato per sventare ogni possibile tentativo di restaurazione.

L'ufficiale Roy Miller è a capo di una squadra che ha il preciso compito di scovare le armi di distruzione di massa, ma dopo aver faticosamente raggiunto tre diversi siti sospetti non ha trovato ancora niente. Il servizio di intelligence che fornisce le informazioni riguardanti i siti che la sua squadra è chiamata ad ispezionare, sta commettendo decisamente troppi errori. Perché? I suoi superiori non si fanno troppe domande ed indicano a Miller di limitarsi ad obbedire e proseguire nel suo compito. L'agente della CIA Brown, invece, avvicina Miller capendone lo sconforto, e gli dice che lui sa già che anche il prossimo sito indicato non contiene alcuna arma. Subito dopo una giornalista del Wall Street Journal, interessata alla vicenda, vuole sapere da Miller cosa si sono detti con Brown. Lawrie Dayne è proprio la giornalista che aveva diffuso tempo addietro la notizia di un misterioso informatore, tale "Magellano", che avrebbe fornito al governo statunitense garanzie sulla presenza di queste famose armi.

Miller, dopo aver scoperto che Brown aveva ragione, e cioè che non c'è nulla da cercare neanche nel nuovo sito indicato, incontra un informatore locale, soprannominato Freddy, grazie al quale riesce a fare irruzione in una casa privata nella quale si teneva una riunione con importanti esponenti del partito Ba'th. Tra i presenti vi era addirittura il generale Al-Rawi, capo delle forze armate irachene, che però riesce a fuggire. Mentre sta per farsi dire dove poter trovare il generale, arrivano altri militari che gli strappano i prigionieri e interrompono le sue ricerche. Impossessatosi però di un prezioso taccuino, Miller si reca da Brown e stringe un patto con la CIA, sorpassando i propri vertici militari e il governo degli Stati Uniti dal quale dipende.

Per mettersi sulle tracce di Al-Rawi, Miller cerca di ricontattare il prigioniero che lui stesso aveva catturato. Quando lo trova l'uomo è in fin di vita ma quello che gli riferisce è abbastanza per capire che il fantomatico Magellano era proprio Al-Rawi. Come verificato anche da Brown, il generale si incontrò con il rappresentante del governo Poundstone in Giordania nel mese di febbraio. L'ipotesi di Miller è che Al-Rawi abbia svelato l'assenza di qualsiasi tipo di arma di distruzione di massa, ma Poundstone, servendosi anche della stampa, abbia invece fatto pensare a tutti il contrario per poter attaccare l'Iraq, ed ora deve arrivare prima lui al generale per ammazzarlo e togliere di mezzo le tracce di questo sporchissimo gioco.

Si apre così una caccia ad Al-Rawi con i "cattivi" (governo USA) che vogliono ucciderlo e i "buoni" (la CIA) che vorrebbero scendervi a patti. Infatti, in un paese decapitato, sull'orlo di una guerra civile, potrebbe essere utile rinsaldare la parte sana dell'esercito per poter assicurare un minimo di stabilità futura. È quello che lo stesso Al-Rawi sperava che gli avrebbero proposto ma che, prima che Miller arrivi in contatto con lui, viene vanificato dal tempestivo intervento di Poundstone che dichiara sciolto e illegale l'esercito iracheno, così che sia impossibile intavolare alcuna trattativa. Così per Miller l'incontro con il generale, nonostante le buone intenzioni, è un fallimento totale e, paradossalmente, viene risparmiato proprio perché chi stava per giustiziarlo è messo in fuga dagli "altri" militari statunitensi. Nell'inseguimento tutti-contro-tutti che segue, Miller agguanta Al-Rawi ma proprio mentre sta per portarlo in salvo, Freddy lo uccide rivendicando una priorità irachena sui destini del proprio paese.

In fine Miller, a brutto muso, consegna il suo rapporto a Poundstone che non gradisce, e tira via dritto per la sua strada, constatando nel frattempo che le premesse sulle quali sta nascendo il nuovo Iraq sono tutt'altro che rassicuranti. Intanto, il bravo soldato, lo stesso rapporto lo ha inviato via e-mail a tutte le redazioni dei principali giornali statunitensi, perché il mondo intero sappia.


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qualità 7.5/10

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mercoledì 1 dicembre 2010

Alice in Wonderland


Alice in Wonderland è un film del 2010 diretto da Tim Burton. Il film narra di eventi seguenti alle avventure vissute dalla ragazzina narrate nei romanzi Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò di Lewis Carroll. Difatti la ritroviamo cresciuta, all'età di diciannove anni.

Tra gli interpreti principali del film figurano Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter e Crispin Glover. Il film risulta al 6° posto fra i film di maggior successo nel mondo.

Il film mescola tecnologie visive e di fotografia tra live action e motion capture.

Alice, ormai diciannovenne, non ricorda più nulla delle sue avventure nel Paese delle Meraviglie, ma fa ancora i sogni delle esperienze di 13 anni fa. In seguito alla morte del suo tanto amato padre, Alice partecipa ad una festa, salvo poi scoprire che si tratta in verità di un espediente per permetterle di ricevere la proposta di matrimonio avanzatale da un lord inglese, Hamish Ascot. Interdetta innanzi alle centinaia di persone che la stanno fissando, decide di inseguire nel bosco il celeberrimo coniglio che aveva già visto in precedenza: il Bianconiglio. Dopo una breve corsa la ragazza vede il lagomorfo gettarsi in un grande buco nel terreno ai piedi di un piccolo arbusto. Curiosa, si sporge per capire dove questa buca porti, ma nel farlo perde l'equilibrio e vi cade dentro.

Dopo una la lunga caduta, Alice si trova in un'ampia stanza, beve la fialetta con sopra scritto "Bevimi" che la fa rimpicciolire, così da consentirle di passare attraverso una piccola porta, anche se, come capita nel classico, deve prima ritornare grande grazie ad un pezzo di torta "Mangiami", in modo da prendere la chiave lasciata sul tavolino. Dalla stanza può sentire le voci del Dodo, del Ghiro e del Bianconiglio. Uscita dalla minuscola porta si ritrova in un giardino, dove ci sono il Bianconiglio, il Ghiro, il Dodo, Pancopinco e Pincopanco che parlano di lei come di una salvatrice, chiamando il Paese delle Meraviglie "Sottomondo". Alcuni di questi appaiono però dubbiosi e non vedono in lei la vera "Alice".

Turbati dal dubbio, il gruppo si reca dal Brucaliffo, che gli mostra l'Oraculum, una pergamena magica capace di illustrare gli avvenimenti futuri, che mostra alla piccola compagnia di eroi che il destino di Alice è quello di uccidere il Ciciarampa, nel Giorno gioiglorioso, un mostro sanguinario simile a un drago al servizio della Regina Rossa, ma dice anche che la ragazza "prelevata" dal Bianconiglio non assomiglia quasi affatto alla vera "Alice".

Di tutto ciò la ragazza capisce sempre meno, ma ad un tratto vengono aggrediti dal Grafobrancio, trattenuto da delle carte di cuori capeggiate dal malvagio Fante di Cuori. Alice rimane paralizzata davanti alla besta, nel mentre il Ghiro distrae il Grafobrancio cavandogli l'occhio e Alice riesce a fuggire con Panco pinco e Pinco panco, ma i gemelli vengono catturati presto dall'Uccello Ciacià.

Nel frattempo, nel suo castello, la perfida Regina Rossa accusa uno dei suoi schiavi di aver rubato tre crostate, gli fa tagliare la testa. Il Fante di Cuori entra nella stanza e le dà l'Oraculum. La Regina Rossa, infuriata dal fatto che il Ciciarampa sarebbe stato ucciso da "Alice", incarica il suo fido servitore di trovare la ragazza.

La ragazza sta ancora scappando quando incontra nella foresta lo Stregatto, che dopo averla riconosciuta la conduce nel giardino del Cappellaio Matto e del Leprotto Marzolino per curare le sue ferite. Vengono tutti però catturati (tranne lo Stregatto) dalle forze della Regina Rossa, ma il Cappellaio riesce a salvarla in tempo rimpicciolendola e lanciandola via con il suo cappello.

Alice allora raggiunge il castello della Regina Rossa e, mangiando dell'avanzata torta "mangiami", cresce alta due metri e viene accolta per un periodo al castello della Regina Rossa (sotto il nome di "Ehm"): qui ha il modo di restituire l'occhio al Grafobrancio, domandolo, e di prelevare la chiave dal collo della bestia per aprire una cassa in cui è custodita la spada Bigralace che avrebbe ucciso il Ciciarampa. In seguito, scoperta, Alice scappa in groppa al Grafobrancio per recarsi al castello della Regina Bianca, la sorella buona della perfida Regina Rossa, con la spada e l'oraculum. Qui scopre il significato del vero amore e realizza che dovrà combattere la Regina Rossa, le carte di cuori e il Ciciarampa, per liberare il Paese delle Meraviglie dalla Tirannia.

Durante l'esecuzione del Capellaio e del Ghiro al castello (scoperti come traditori), il Cappellaio riesce a liberarsi grazie all'aiuto dello Stregatto e a sollevare una prima ribellione del popolo nei confronti della Regina Rossa. Il Cappellaio e gli altri protagonisti "buoni" del Sottomondo riescono a raggiungere il castello della Regina Bianca. Mentre si preparano per la battaglia, il Brucaliffo s'imbozzola prima di far finalmente comprendere ad Alice di essere la prescelta.

Giunti al giorno gioiglorioso, lo scontro finale avviene sopra una gigantesca piattaforma dal pavimento che ricorda una scacchiera: da una parte vi è lo schieramento della Regina Bianca con le sue pedine degli scacchi bianchi e il Grafobrancio, mentre dalla parte opposta, in egual numero, c'è l'esercito di carte di cuori della Regina Rossa. La sfida tra Alice e il Ciciarampa ha dunque inizio e si conclude con la vittoria della ragazza, che uccide il mostro decapitandolo con la spada, mentre il Cappellaio Matto sottomette il Fante di Cuori, e l'Uccello Cicicià viene ucciso. La Regina Rossa, in seguito alla ribellione dei suoi soldati perde quindi la corona che va alla Regina Bianca, la quale ordina l'esilio eterno per la sorella malvagia in compagnia del disperato Fante di Cuori.

Alla fine della lotta, Alice decide di bere il sangue del Ciciarampa tornando così nel "suo" mondo, rifiutando la possibilità di restare per sempre nel Paese delle Meraviglie come il Cappellaio, invece, si augurava.

Nella vita reale il tempo non è passato, e Hamish Ascot è ancora in ginocchio in attesa della risposta di Alice circa la possibilità di sposarlo. La ragazza rifiuta il matrimonio perché non si sente ancora pronta e decide di portare a termine il lavoro d'affari lasciato incompiuto dal padre, partendo quindi per nuove avventure a bordo di una nave, vedendo una farfalla blu: il Brucaliffo.


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qualità 8/10

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iCreate Dicembre 2010


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